venerdì 24 luglio 2009

Troppo comodo!

Vorrei controbattere ad una affermazione di Straker sul suo blog, ma data la censura, mi arrangio con lo spazio qui concessomi. Il commento e la domanda originante sono copiati di seguito, in testo normale il mio commento:

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Se c'è la possibilità di prelevare campioni di aria nelle scie,perchè non organizzare una raccolta di fondi per finanziare l'operazione?
By Blogger Mec59, at 24 luglio, 2009 00:38
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Perchè è tecnicamente impossibile.

Non si è mai visto che per misurare la quantità di pm intorno alle centrali al carbone, gli inceneritori, nei centri a traffico automobilistico intenso, si posizionino i sensori nelle ciminiere o nei tubi di scappamento delle auto? No. Si misura nelle aree limitrofe.


No. Non è così. E lo sa chiunque faccia il bollino blu alla sua macchina. La sonda viene infilata nel tubo di scarico, non certo a dieci km di distanza. Su un qualsiasi sito come questo si trovano schizzi e schemi che indicano i punti di prelievo per l'analisi dei fumi delle caldaie e delle ciminiere. Financo i camini condominiali e gli impianti termoautonomi prevedono prese per l'analisi dei fumi. Chiaramente esistono anche i campionamenti ambientali, fondamentali per l'identificazione di fonti di inquinamento abusive. Campionamenti eseguiti quotidianamente in diversi punti dalle varie ARPA regionali, che guardacaso mai hanno trovato problemi col bario. Paura del complotto? Epperò le stesse agenzie non hanno paura a bloccare l'intera valle Padana per le polveri sottili. E perché dovrebbero avere paura? La legge chiede alle ARPA di fare proprio questo! Il tutto è normato in maniera chiara ed esaustiva, per evitare contestazioni.

Quindi, queste sono scuse, non a caso iniziate dopo che (omissis) bruciò la nostra operazione segreta di prelievo in quota.

Eh già...

I metalli pesanti (ricadono al suolo) e, in ogni caso, se ne è verificata la presenza anche in aree del Canada prive di insediamenti urbani di qualsivoglia tipo. Quarzo, alluminio, sali di bario, titanio, silice, etc. sono state ritrovate ovunque nelle aree sottoposte ad irrorazione, mentre erano e sono assenti nelle zone non acora coperte. Il C.N.R. ha eseguito analisi spettroscopica dell'acqua piovana ed ha trovato, oltre ai soliti alluminio e bario, valori di quarzo 80 volte superiori al consentito. Questi sono dati e nel mondo le indagini al suolo, sulle piante, sull'acqua (piovana e non) e sulla neve sono centinaia. Tutte hanno in comune gli stessi elementi.

Ovviamente zero link. Ci fidiamo sulla parola. Non sono esperto in chimica, ma trovare bario e silice (o silicio? o silicone? stiamo attenti con i falsi amici...) nella terra non mi pare strano. Poi vorrei avere un esempio di prova negativa, di "area non ancora coperta". Ma come? Le scie chimiche non sono un progetto globale? E quali sono i valori consentiti di quarzo nel terreno?

Noi avevamo appoggiato l'idea proposta da un attivista, seppure con tante riserve sulla fattibilità, ma doveva rimanere iniziativa segreta, per poter avere una siapur piccola possibilità di successo. Cosa che non fu, infatti qualcuno ebbe l'improvvitudine di parlarne, scatenando le giustificate ire dell'organizzatore. Da lì le defezioni non di un pilota, ma di due piloti e, a seguito, non casuale, gli interventi sempre reiterati dei soliti arcinoti disinformatori prezzolati che mettono sempre in campo la questione. Questione funzionale al sistema... ovvio.

Ovvio

Ne ho parlato spesso. La questione analisi delle scie in quota è improponibile per molti aspetti già a suo tempo messi in evidenza con gli allora promotori dell'iniziativa. Non vado nei dettagli, ma... una su tutte: nessuno e ribadisco NESSUNO verrà mai autorizzato a percorrere le rotte e le quote dei tankers chimici durante le loro dissennate operazioni di aerosol.

Mah, non sono pilota, ma se queste scie sono a 1561 metri, siamo nel campo del volo a vista, che non prevede vincoli particolarmente rigidi.

Aree off-limits per il sorvolo, a quelle quote, di qualsivoglia velivolo estraneo alle operazioni. Questo mi sembra palese, ovvio, lapallissiano.

A me sembra palese ovvio lapalissiano che:
-o le scie sono dapertutto, e allora non è vero che ci sono aree off-limits per il sorvolo;
-o le aree off-limits sono le solite aree segnalate in qualsiasi cartina per il volo a vista, che si contano sulle dita di una mano, e dunque queste scie proprio dapertutto non stanno.

Ammesso e non concesso che le autorizzazioni venissero fornite, per quella determinata area di sorvolo, quota, ora, mi sembra palese che nessuno di noi, comuni mortali, può disporre, 24 ore su 24, di un velivolo attrezzato (non con la retina per le farfalle, ma con attrezzature specifiche), con tanto di tecnico chimico, notaio, pilota, due cameramen etc etc.

Fare i lavori come si deve è dura eh?

Non ci si rende conto dell'assurdità di una tale proposta. I prelievi, semmai, dovrebbe farli eseguire la magistratura, che ha la documentazione da mesi, ma fa finta di non vedere e non sentire. Il Ministro della Salute, che a tutto pensa tranne che alla tutela dell'ambiente
Sono gli enti preposti a doversi prendere carico della questione, mentre invece si tirano indietro, nicchiano, ci sguinzagliano dietro buffoni sprezzolati nel VANO tentativo di fermarci!

By Blogger Straker, at 24 luglio, 2009 00:49


Vari ministeri vi hanno già risposto, dicendo che le scie chimiche sono una bufala. Cos'altro volete?

lunedì 20 luglio 2009

E' il 20 luglio!!!


E tanto per capirci, sono 40 anni da quando l'uomo, con la missione Apollo 11, e' arrivato sulla Luna.

Adesso e' anche ora di tornarci....

martedì 14 luglio 2009

Non so

Non lo so dove sono stato.
Tornavo dal bar, era una notte buia e tempestosa e il cielo era stellato.
Ad un certo punto, mentre mi trovavo in una strada isolata, ho visto una luce. Era bianca e fortissima, mi trasmetteva gioia e amore.
La luce si e' fermata proprio sopra di me, allora ho aperto le braccia, un raggio azzurro e' sceso dalla luce, mi ha investito e ho iniziato a sentirmi leggero.
Il resto ovviamente non lo ricordo.

Vi saluto e abbraccio tutti, miei fratelli di luce


(c) IlPeyote - 2009